I ragazzi della via Paal

Volano gli uccelli sul Balaton
qualcuno li ha visti tornare
sulle note incantate di un carillon
su un passato da dimenticare
e i caffè fra gli arazzi di Buda
per le strade tardo pomeriggio
aspettando l'abbraccio di Giuda
fra l'oblio di un sogno e di un miraggio.
E le sere son calde qui a Miskoic
nell'estate del cinquantasei
gli stallieri giocano a carte
fra le distese dei girasoli
mentre i muri cadono a Pest
e noi si brinda col rosso Tokay
mentri i muri si ergono ad est
dietro le colline dei bonsai.
E tu corri Boka
corri sul filo di una fionda
e di una petra-rasoio
ci sarà tempo per andare in giro
ci sarà modo per ingannare l'odio.
Ma tu corri Boka
corri più forte
i ragazzi stanno li ad aspettare
il coraggio sarà più della morte
si parte per vedersi ritornare.
Ma tu corri Boka
corri sul filo
della nostra grande memoria
è presto ancora per andare in giro
a rincorrere la notte vanagloria.
Libera.
Sabadsàg.

(canción: Pippo Pollina; imagen: película A Pál utcai fiúk - 1969, Zoltán Fabri,
basada en la obra de Ferenc Molnár)

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